Se stai pensando di venire alla scoperta dell’Emilia Romagna una tappa in Val Trebbia è d’obbligo!
Questo è il mondo ideale per chi, come me, è affascinato da borghi medievali e castelli, da antiche chiese costruite sulle pareti delle montagne, da panorami dove il fiume cristallino si mescola al verde smeraldo della natura.
Ecco, questo è tutto quello che troverai in questa valle meravigliosa che unisce le regioni Emilia Romagna, Liguria e Lombardia.






LA PRIMA VOLTA IN VAL TREBBIA
Per la mia prima volta in Val Trebbia ho deciso di inserire nell’itinerario di due giorni diversi posti che avevo salvato nelle mie cartelle di ricerca di pinterest e instagram (se ti ricordi questo fa parte delle mie strategie per studiare l’itinerario perfetto che ho spiegato in un precedente articolo, lo trovi cliccando qui).
L’itinerario di cui ti parlerò è ideale anche per chi viaggia in moto, noi per esempio abbiamo decido di fare il primo weekend della stagione proprio qui! Basta seguire la strada statale 45 per vedere quadri meravigliosi con protagonista il fiume Trebbia cristallino e le montagne verdi sullo sfondo.
Abbiamo alloggiato all’Agriturismo Ca del Sartù (Bobbio), posizione molto comoda perché esattamente centrale rispetto alle cose da vedere in questo percorso. Hanno diverse stanze, doppie e quadruple, un salottino ricreativo con libri, guide turistiche e giochi di società, e una buona cucina tutta fatta in casa.
Se ti sembra di aver sbagliato la strada non ti preoccupare, il navigatore ti sta portando nel posto giusto, ancora un po’ di pazienza e sarai arrivato. L’Agriturismo è isolato e completamente immerso nelle colline, lo descriverei come silenzioso e tranquillo, con una piscina sarebbe il posto perfetto per rilassarsi qualche giorno! Purtroppo per noi non avevamo molto tempo a disposizione e la piscina ci avrebbe trattenuto, quindi è l’alloggio ideale per chi è di passaggio.
ITINERARIO
Nell’itinerario in Val Trebbia passeremo per diversi paesi, la zona è ricca di borghi medievali tutti da vedere.
Qui sotto trovi una mappa che ti aiuterà ad orientarti durante il tragitto, cominciamo!
GIORNO 1
Da Bologna si arriva a Piacenza in un paio d’ore di autostrada, ma prima di addentrarci in Val Trebbia facciamo un veloce salto in Val Nure perché c’è un borghetto che devo assolutamente visitare, è nella mia lista dei desideri da diverso tempo e, data la vicinanza, non posso farmi scappare l’occasione.
La nostra prima tappa è Grazzano Visconti.

Lascia il tuo mezzo nel parcheggio 1 (a pagamento) per entrare in paese dall’arco di ingresso nell’area pedonale. Qui ci sono i primi negozi di artigianato locale e un’area picnic (con servizi igienici) per chi si è preparato il pranzo al sacco.
Consiglio di visitare Grazzano Visconti perché è una fedelissima riproduzione di borgo medievale piuttosto recente, infatti tutt’ora ben tenuta.
I dettagli, appositamente studiati dall’architetto Alfredo Campanini nel 1900 commissionato dal signore Giuseppe Visconti di Modrone, lo rendono un luogo incantevole dove facilmente ci si catapulta in un’altra epoca.
Penso al suo Castello, a Cortevecchia, alla Chiesetta di Sant’Anna e a tutta via Carla Erba.

Per gli amanti del maghetto inglese Harry Potter qui c’è pane per i denti! In molti ritengono ci sia una certa somiglianza con il castello di Hogwarts, ecco perché Grazzano Visconti è anche conosciuto come “il borgo di Harry Potter”. Puoi acquistare il tuo biglietto per il binario 9 e 3/4 e gli articoli per la scuola di magia e stregoneria a L’Emporio Stregato, aperto tutti i giorni ad eccezione del martedì. La fila per entrare si vede in lontananza quindi organizzati per tempo.
Perché ritornerò a Grazzano Visconti? Ci sono dei mercatini di Natale bellissimi! (Lo so, è il 4 di Giugno ma non mi chiedere perché penso già al Natale…)
Dove mangiare a Grazzano Visconti
A Grazzano Visconti ci sono moltissimi ristoranti, personalmente ho provato la Taverna del Castello.
Ci siamo seduti nei tavoli all’aperto sulla piazzetta circostante, con un ottimo tagliere di salumi e formaggi e calice di vino. Cin-cin!


Lasciando Grazzano Visconti ci dirigiamo verso il Castello di Rivalta, la nostra seconda tappa della giornata.

TRAVEL TIPS: ti consiglio un punto panoramico
Qualunque strada ti proponga il navigatore attraversa il Ponte di Tuna, è spettacolare la vista del Castello di Rivalta che affaccia sulle rive del fiume Trebbia!
Il borgo è piccolo ma grazioso, ideale per i matrimoni. Sono presenti comodi parcheggi e alcuni ristorantini e bar.



Il Castello è tutt’ora residenza privata dei conti Zanardi-Landi, ecco perché è ottimamente tenuto e visitabile solo su prenotazione con tour organizzati e ciceroni.
Il mio consiglio è di optare per la visita completa della durata di 1 ora e 30 minuti (al costo di euro 12,00) per accedere anche alla torre e quindi ammirare il fiume Trebbia e la vallata dall’alto.
Se vuoi dare un’occhiata al panorama trovi tutto nelle mie storie in evidenza di IG!
Per prenotare il tour e verificare giorni e orari di apertura consulta il loro sito.


Non puoi immaginare quanti personaggi più o meno famosi e di sangue più o meno nobile/reale sono passati e passano tutt’ora per le stanze di questo luogo!
Nella stanza del biliardo (ex battaglia navale) vedrai le foto ricordo della famiglia agli eventi mondani, entrerai poi nella stanza dove alloggiava Sua Altezza reale la principessa Margaret (sorella della regina Elisabetta II), farai diversi tuffi nella storia con le collezioni di armature e uniformi delle guerre che hanno segnato la nascita dell’Italia fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Terminata la visita è tempo di fare un aperitivo qui e poi dritti in agriturismo per ricaricare le energie.
GIORNO 2
Si parte di buon mattino in direzione Brugnello. La strada parte da Marsaglia, passando in mezzo ai boschi l’asfalto non è perfetto ma arrivare fin su ne vale la pena.


Questo minuscolo paesino costruito sulla cima della collina accoglie solo un ristorante, un b&b e poche residenze private. Il punto forte però è la chiesetta: il campanile è stato costruito sulla punta esterna del borgo, circondato da una terrazza panoramica a strapiombo sul corso del fiume. La migliore vista che mi porto a casa da questo tour in Val Trebbia!

Secondo la tradizione, i due gemelli medici Cosma e Damiano subirono il martirio a Ciro in Siria nel III secolo durante l’impero di Diocleziano. La chiesa è stata costruita sui resti dell’antico castello dei Brugnatelli situato su uno sperone roccioso in posizione dominante sulla Trebbia.
Si può ammirare la chiesetta di Brugnello anche dal letto del fiume raggiungendo Spiaggia La Chiesetta. Sono molte le persone che decidono di recarsi qui in estate per passare la giornata “al fiume” tra bagni e pic-nic.
Ho visto comitive attrezzate con gazebo e griglia portatile, ci uniamo a loro?
Si può arrivare a Brugnello in moto, per quanto la strada non sia perfettamente asfaltata è una meta irrinunciabile per tutti.
Quando si decide di andare in Val Trebbia, Bobbio è sicuramente da non lasciare indietro. Eccoci quindi alla seconda tappa di questa giornata, forse una delle località più conosciute.
Rientra nella classifica dei borghi più belli d’Italia ed è conosciuto soprattutto per il Ponte Gobbo.
Fu costruito ai piedi del Monte Penice attorno all’Abbazia di San Colombano nel 600 d.C..
Cosa vedere a Bobbio
Bobbio è a soli 40km da Piacenza ed è una delle località più turistiche dell’Alta Val Trebbia. Ti consiglio di andarci di prima mattina per non trovare fiumi di persone in centro città, e se vuoi fermarti a mangiare in qualche ristorante di prenotare in anticipo.
Le 4 principali cose da vedere a Bobbio sono la Cattedrale di Santa Maria Assunta, l’Antico Mulino di San Giuseppe, il Monastero di San Francesco. Da non perdere assolutamente è il Ponte Vecchio. Attraversa il fiume perché la vista migliore la si ha dalla sponda opposta al paese.

Il Ponte Vecchio di Bobbio è il suo biglietto da visita.
Ha una storia molto antica e, come spesso accade, nei secoli sono state costruite attorno diverse leggende.
È infatti conosciuto come il Ponte del Diavolo perché si pensa sia il risultato di un accordo tra San Colombano (il protettore della città) ed il diavolo.
Il Santo, intenzionato ad evangelizzare le sponde opposte del fiume Trebbia, aveva come unica possibilità per costruire un ponte di simili dimensioni fare un accordo con il diavolo. E così in una sola notte 11 demoni edificarono il ponte, ogni arcata aveva l’altezza del demone che l’aveva costruita: da qui il nome Ponte Gobbo.
Il diavolo in cambio chiese l’anima del primo essere vivente che lo avrebbe attraversato, così San Colombano con l’inganno mandò un cane (o un orso, è poco chiaro). Il diavolo per la rabbia diede un calcio al ponte rendendolo di fatto anche sghembo.
Girare in moto a Bobbio e dintorni

Il più conosciuto è sicuramente il tratto che dal paese conduce a Passo Penice. Si parte da Bobbio in Piazza S. Francesco prendendo via G. Mazzini. La strada si lascia indietro la città per attraversare colline coltivate e poi finire in mezzo del bosco. L’asfalto è perfetto, le curve sono tante e quindi anche le moto che si incontrano a salire e scendere.
Di tanto in tanto c’è anche fototrebbia.com pronto a scattare!
Arrivati a Passo Penice c’è un piazzale di sosta con un bar e la statua di San Colombano.
Per parcheggiare la moto a Bobbio e visitare a piedi il centro del paese dirigiti dietro l’edicola di Piazza S. Francesco, ci sono numerosi parcheggi.
Il nostro viaggio è finito, spero ti sia piaciuto, puoi farmelo sapere lasciandomi un feedback nelle stelline qui sotto.
Sarò contenta di sapere se seguirai i miei consigli, ti aspetto anche su instagram!
Buon viaggio!